Il Museo della Felicità ha immaginato di tornare ad abitare i territori per costruire insieme alle persone che li abitano nuovi rituali, vere e proprie pratiche di felicità collettiva.
La scelta è stata quella di partire dal scatenare le emozioni positive sul nostro territorio. Per immaginare e andare ad abitare il futuro crediamo di doverci attrezzare come comunità e che la gentilezza, la gratitudine, la solidarietà, la cooperazione debbano uscire dalla categoria “buoni sentimenti” e diventare strategie sociali per affrontare le sfide dei territori. Perché abitare una comunità, un paese, una città o un quartiere, è sentirsi appartenere a un contesto che si abita con altri, altri che con noi condividono un destino, e anche la ricerca della felicità.
A partire da ciò che ciascuno di noi può far accadere.
Nell’allestimento del secondo piano del Museo ci sono due installazioni; due semplici strumenti a disposizione di tutte le realtà del territorio (scuole, uffici, associazioni, servizi, oratori, piazze, ec…) per fare la punta alla capacità di portare la gratitudine nelle nostre vite e per allenare la gentilezza.
Ti chiediamo di esplorare qui il Campo della Gentilezza, di cogliere un atto gentile e di realizzarlo nella comunità, prendendo consapevolezza dei benefici che scatena.
Ti chiediamo di esplorare qui il Temperino della Gratitudine e vivere due esperienze di coinvolgimento profondo: scrivere un messaggio di gratitudine e leggere i messaggi lasciati in dono dagli altri visitatori.
Desideriamo tenere traccia delle nuove abitudini comunitarie create, ti chiediamo dopo aver vissuto l’esperienza di scrivere un messaggio, registrare un audio o scattare una foto dell’esperienza vissuta, condividerli sui social taggando #GIORNIFelici e la Fondazione Casa del Volontariato di Carpi, oppure inviandoli alla mail museodellafelicita@gmail.com
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Contenuti elaborati in collaborazione con il team #GIORNIfelici